Il 24 febbraio 2021 la Commissione ha presentato il documento che apre la prima fase di consultazione sull’iniziativa relativa alle condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme. L’intervento della Commissione si inscrive all’interno dell’ambito di applicazione del dialogo sociale europeo (artt. 154 e 155 del Trattato sul funzionamento dell’Ue) e richiede dunque una doppia consultazione delle parti sociali.
Anticipando l’avvio della procedura della Commissione e per entrare nel dibattito pubblico europeo, il 16 novembre 2020, Leïla Chaibi, deputata del gruppo The Left al Parlamento europeo, ha presentato una proposta di Direttiva per i lavoratori delle piattaforme (testo allegato). Sulla proposta vedi: https://www.socialeurope.eu/a-proposal-to-legislate-for-the-rights-of-platform-workers.
La proposta intende affrontare l’ultima frontiera della precarietà: quella nell’ambito della Gig-economy.
Sul piano dei contenuti di tutela, la proposta di Direttiva intende, in primo luogo, qualificare i lavoratori delle piattaforme come “lavoratori”, per estendere loro tutto l’acquis communautaire applicabile ai lavoratori (ad esempio, in materia di orario di lavoro, sicurezza sul lavoro, ecc.). Si obbligano gli Stati membri a controllare che talune materie (quali, le modalità di stipulazione e di recesso dal contratto di lavoro, la durata massima di lavoro, i periodi minimi di riposo, la retribuzione, le condizioni di somministrazione dei lavoratori, le modalità di rappresentanza, negoziazione e azione collettiva) siano regolate da contratti collettivi, da contratti o da decisioni arbitrali con efficacia generale. La proposta prevede infine alcune regole specifiche sulla protezione dei dati personali e sulle modalità di regolazione dell’algoritmo utilizzato per assegnare i turni e le consegne, e valutare la prestazione di lavoro.f
Sottolineamo, con rammarico, che l’iniziativa del Parlamento europeo sul diritto alla disconnessione (Risoluzione “recante raccomandazioni alla Commissione sul diritto alla disconnessione (2019/2181(INL)”, Bruxelles, 21 gennaio 2021) e la proposta di direttiva del nostro eurogruppo sui lavoratori delle piattaforme sono ad oggi del tutto trascurate dalla Commissione che, secondo l’attuale assetto dei Trattati, detiene, in via esclusiva, il potere di iniziativa legislativa (i.e. la Commissione europea rimane libera di presentare o meno la proposta richiesta dal Parlamento europeo).
Allegato 1 – Directive of the European Parliament and of the Council on Digital Platform Workers.