Il governo sloveno sta assumendo la presidenza di turno del Consiglio dell’UE per i prossimi sei mesi, con il primo ministro di estrema destra, sostenitore di Trump e teorico della cospirazione Janez Janša alla sua guida.
Il governo sloveno è accusato di attaccare i diritti fondamentali dei suoi cittadini interferendo nella libertà dei media, criminalizzando l’opposizione, reprimendo le proteste e attaccando migranti e rifugiati.
In cima all’agenda della presidenza del Consiglio c’è lo stato di diritto, che continua a deteriorarsi in paesi come Ungheria e Polonia, con il primo ministro Janša stretto alleato di entrambi i governi. Altri argomenti sono l’azione per il clima con il cruciale incontro COP26 a novembre e la riforma della politica migratoria dell’UE, argomenti sui quali la presidenza slovena ha un discutibile curriculum.
La copresidente della sinistra Manon Aubry ha deplorato la strada intrapresa dal governo populista sloveno, chiedendo una severa azione dell’UE contro ogni violazione:
“La sinistra è molto preoccupata per l’ascesa di un premier di estrema destra come Trump in Slovenia e per l’impatto che avrà sulla presidenza slovena del Consiglio dell’UE. Il governo sloveno e il suo primo ministro Janez Janša stanno seguendo gli esempi di Ungheria e Polonia, attaccando la libertà di parola, indebolendo la democrazia e limitando i diritti dei loro oppositori”.
“I nostri amici di Levica, che sono stati specificamente presi di mira da questo governo, ci hanno avvertito degli sviluppi preoccupanti, che richiedono una reazione ferma da parte dell’UE. La sinistra aumenterà la pressione sulla Commissione e sul Consiglio per assicurarsi che il meccanismo dello stato di diritto sia finalmente applicato in modo che le violazioni dei diritti umani non siano più tollerate all’interno dell’UE”.
Il co-presidente Martin Schirdewan ha detto che la nuova presidenza del Consiglio è un simbolo della crisi dell’UE:
“Il premier sloveno Janez Janša e il premier ungherese Victor Orbán sono migliori amici ideologici. Ignorano i diritti umani e sostengono sistemi autocratici”.
“Il fatto che proprio la Slovenia assuma la presidenza del Consiglio dell’UE con questo primo ministro, simboleggia un’UE che fa patti con i populisti di destra, accetta l’interferenza dei media e ignora i diritti umani alle sue frontiere esterne. Questo rivela la profonda crisi in cui l’UE è attualmente bloccata”, ha concluso Schirdewan.
(traduzione dell’articolo pubblicato all’indirizzo: https://www.guengl.eu/slovenian-far-right-government-assumes-eu-council-presidency/ )