È con grande sgomento che abbiamo assistito allo svolgersi degli eventi delle ultime ore, derivanti da giorni di scontri e manifestazioni a Gerusalemme. Centinaia di palestinesi sono stati violentemente repressi e attaccati nel complesso della Moschea al-Aqsa, uno dei siti più sacri dell’Islam, durante le loro proteste contro lo sfratto dalle loro case familiari nel quartiere di Sheikh Jarrah.
Chiediamo la fine immediata della violenta repressione in corso a Gerusalemme da parte dell’esercito israeliano. Stiamo assistendo a una repressione inaccettabile, che non si ferma nemmeno davanti ai bambini e invade le moschee e altri luoghi religiosi e civili.
Condanniamo le continue violazioni israeliane dei diritti umani del popolo palestinese. Chiediamo alla comunità internazionale, alle istituzioni dell’UE e agli stati membri di prendere una posizione forte contro la presa di Gerusalemme Est. Le misure provocatorie contro la popolazione palestinese contribuiscono negativamente a una soluzione pacifica.
Ribadiamo il nostro massimo sostegno ai palestinesi e ai manifestanti di Gerusalemme Est. Rispettiamo le loro richieste e la loro lotta per difendere i loro diritti e la loro terra contro la colonizzazione e l’aggressione dello stato israeliano.
Gerusalemme Est fa parte della Palestina, la Cisgiordania, come sottolineato dalle risoluzioni delle Nazioni Unite, e i tentativi israeliani di colonizzare l’area esponendo i residenti palestinesi alla pulizia etnica sono illegali e dovrebbero essere condannati immediatamente dall’UE e dai governi degli stati membri. Questi atti minano la pace, la stabilità e i diritti fondamentali del popolo palestinese, e costituiscono un’innegabile violazione del diritto internazionale.